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ALL'INCROCIO DI GODIA ENNESIMO INCIDENTE STRADALE


Grave un anziano che in scooter si scontra con un’auto «Abbiamo paura. Intervengano qui, non in Mercatovecchio»
        L’incrocio maledetto ha colpito ancora. Un anziano in scooter viene centrato in pieno da un’auto e finisce all’ospedale. È l’ennesimo incidente che ha avuto come teatro lo stop fra via Cividina e via La Spezia, a Godia, uno dei “punti neri” nella viabilità udinese. Fortunatamente lo scontro non ha avuto risvolti tragici, anche se la prognosi resta riservata per il ferito, l’80enne Severino Giacomini, di Molin Nuovo, rimasto cosciente durante i soccorsi e che adesso si trova ricoverato al nosocomio udinese.

        Erano passate le 10 da una manciata di minuti e Giacomini era partito da casa per recarsi a Godia a bordo della sua Vespa Piaggio quando è arrivato in prossimità dell’incrocio. Il 70enne Giovanni Luca, che viaggiava verso Udine a bordo della sua Bmw, dice di aver visto sbucare Giacomini dallo stop. «È spuntato all’improvviso – ha raccontato Luca, ex dirigente della sicurezza del traffico in autostrada –. Mi sono subito accorto che era troppo tardi per frenare e così ho sterzato bruscamente a sinistra. Per fortuna nell’altra corsia non c’era nessuno». Infatti il camionista di un Tir che stava sopraggiungendo diretto a Povoletto ha assistito alla scena senza esserne coinvolto. «Ho visto lo scooter uscire dallo stop – ha raccontato il guidatore, il 42enne Luigino Conchin –. La macchina ha allargato a sinistra nel tentativo di evitare l’impatto, ma era impossibile. Ho pensato subito al peggio...».
        L’anziano di Molin Nuovo, sbalzato dal motociclo, è finito con la schiena sul parabrezza dell’auto, sfondandolo. Caduto a terra si è procurato un’escoriazione al piede e diverse fratture. L’uomo è rimasto cosciente per tutto il tempo delle cure. Sul posto sono arrivati i sanitari del 118, allertati dal camionista, e pochi minuti dopo gli uomini della Polizia municipale (che hanno fatto i rilievi per stabilire le cause del sinistro) e pure una pattuglia dei carabinieri.
        Questo il racconto sull’ennesimo scontro che ha suscitato ulteriore allarme ed esasperazione fra gli abitanti della zona. L’ultimo incidente si era verificato appena due giorni prima, lunedì. A essere coinvolta era stata una giovane a bordo di un motociclo investito da un’auto. «Tanta paura e tante botte, ma nulla di grave – riferisce un residente di Godia –. Noi siamo stanchi perché viviamo ogni giorno con la paura che possa succedere una tragedia. E non sarebbe la prima volta».
        A finire nel mirino degli abitanti è pure l’amministrazione comunale. «Avevano detto che i lavori per la nuova rotonda sarebbero partiti a settembre dell’anno scorso – ricorda una signora – e invece adesso spendono soldi per sistemare via Mercatovecchio, ma invece quel denaro serve qui, perché è qui che ci sono i morti». La donna è proprietaria della casa sull’angolo fra via Cividina e via La Spezia. «Non ne posso più – aggiunge –. Una volta ho persino visto una macchina volare dopo uno scontro. C’è poca visibilità all’incrocio, in più la gente corre troppo. Il Comune ha sistemato due rallentatori in via Cividina, ma creano l’effetto opposto perché gli automobilisti accelerano per fare il salto».

        Michela Zanutto
        Messaggero Veneto
        19 luglio 201