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FRA GIUGNO E LUGLIO DUE NIDIATE DI MERLI IN GIARDINO


Nel periodo fra giugno e luglio,  una coppia di merli ha nidificato due volte nel nostro giardino, fra i rami di un albero e la siepe di alloro. Un luogo che, per la prima nidiata, si è dimostrato sicuro e protetto mentre, per la seconda,  è diventato meta di attrazione per i gatti del vicinato e anche  per i rapaci. Conseguentemente in noi è scattata l'esigenza di proteggere i due piccoli.nati a luglio.
A differenza della prima nidiata, i cui 3 piccoli uscendo dal nido avevano fatto i primi voli rifugiandosi  e proteggendosi sempre sui rami del fitto alloro, i  due piccoli della seconda nidiata, dopo aver lasciato la loro culla, sono sempre stati a terra ai piedi dei rami della siepe di lauro, spostandosi da un lato all'altro del giardino. Questo comportamento li ha resi vulnerabili e noi, consapevoli del pericolo, gli abbiamo seguiti e protetti il più possibile. E' stata una faticaccia. Di notte, col buio, ovviamente non era possibile tutelarli. Solo Rambo, il nostro cane, durante le sue periodiche uscite in giardino ci dava una mano per spaventare eventuali gatti che proprio di note si aggiravano. Durante le prime ore del giorno, invece, si interveniva noi appena iniziavano gli inconfondibili segnali di allarme lanciati dei genitori che indicavano l'avvicinarsi di qualche gattone: uno rosso, uno tigrato grigio/bianco oppure Mina, la certosina. La sera, ogni tanto, si aggirava anche qualche rapace. Il merlo maschio capiva che noi cercavamo di aiutarli e contava sul nostro intervento. Non aveva timore di noi e spesso si procurava il cibo in giardino incurante della nostra presenza.  La femmina era più diffidente e, nonostante tutto il mio impegno, non sono mai riuscita a fotografarla e filmarla. I due piccoli li ho invece filmati sia all'interno del nido sia quando insieme se ne stavano appollaiati in un luogo poco protetto, distante dalla siepe.
L'estate è stata molto calda e la famigliola di merli era solita abbeverarsi e fare il bagnetto (insieme anche ai passerotti) nel contenitore con acqua da noi apposto in giardino. Col passare dei giorni i due fratellini iniziarono a dividersi aumentando le difficoltà dei genitori che,  si vedeva, facevano più fatica a portare loro del cibo ma sopratutto a tutelarli. Un giorno uno dei piccoli è sparito. L'altro piccolo,  rimasto solo, passava la giornata vicino all'abbeveratoio (effettivamente faceva troppo caldo) dove il papà lo raggiungeva col cibo in becco (la femmina non la vedevo da  qualche giorno)

Un pomeriggio verso le 17 con grande dispiacere abbiamo trovato l'ultimo piccolo di merlo morto. Raccogliendolo in mano mi accorsi che  lì  vicino, all'interno della siepe, c'era il papà che con un breve cinguettio fece un volo e se ne andò via.
Da allora non lo si vede più in giardino ma ogni tanto si sente un canto in lontananza e mi piace pensare sia lui e spero che il prossimo anno ritorni con la sua compagna per nidificare.




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