Giovedì 16 Novembre 2017
Gatta Matilde, alle ore 8:20 di questa mattina, ha cessato di respirare.
La stavamo curando
da una settimana. Il problema predominante era una forte diarrea che portava
avanti da qualche giorno. Questa circostanza deve aver contribuito ad aggravare
il quadro clinico già compromesso dalla stomatite felina e, molto
probabilmente dall’insufficienza renale.
Purtroppo le cure prestatele, sia
da noi che dal nostro veterinario, non sono valse a nulla.
Anche se negli ultimi giorni la
diarrea stava regredendo, il deperimento non cessava, nonostante Matilde
ce la mettesse tutta per mangiare. Pesava 1,5 kg.
Matilde proveniva dalla colonia felina che
personalmente accudisco per conto del Comune di Udine. Aveva, si presume, circa
12 anni. Era stata sterilizzata dal Servizio veterinario locale che aveva tra
l'altro provveduto ad inserirla nella BDR - Banca dati regionale dell'anagrafe
felina dopo l'applicazione sottopelle del codice identificativo
(microchip)
Due anni fa l'avevo catturata per
meglio accudirla in casa, dato che presentava difficoltà nella
masticazione a causa, appunto, delle piaghe in bocca.
La gatta, come avviene con la maggior
parte dei gatti di colonia, non si era del tutto abituata al contatto umano.
Era piuttosto diffidente e non gradiva essere toccata. Quando lo facevamo
reagiva soffiando ma senza mai graffiaci. In questi ultimi giorni di
malattia, data la sua debolezza, aveva accettato e gradito il contatto con noi,
e lo dimostrava facendo le fusa e la "pasta".
E' molto doloroso e deprimente perdere un
animaletto. Quando succede (purtroppo ci è successo troppo spesso dato il
numero dei gatti randagi raccolti nell'arco di più di trent'anni), il mio
stato d'animo crolla. Fortunatamente la presenza in casa di tanti altri animaletti
da assistere mi da una scossa per reagire.
Ricordo Matilde quando era in colonia.
Lei, gatta tutta nera, era la più vecchia del gruppo. La identificavo, fra i
numerosi gatti neri, per il suo modo di posizionarsi al momento della
distribuzione dei pasti ma anche per la presenza di due tagli all'orecchio
sinistro di cui uno era il segno dell'avvenuta sterilizzazione.
Ricordo anche quella volta che si presentò
zoppicante, dopo giorni di assenza, con la zampina posteriore
destra penzolante. Aveva avuto una disavventura (investita?, caduta?).
Catturarla era impossibile. Matilde però non rimase senza assistenza. Quando la
notte arrivavo con l'auto, immettendomi nella stradina che porta alla colonia,
lei mi aspettava sotto una macchina parcheggiata, distaccata dal gruppo
dei mici, in attesa che le lanciassi qualche boccone. Quando finivo di
alimentare il gruppetto di gatti e loro si allontanavano, lei lentamente si
avvicinava alla mia auto e dopo aver mangiato e bevuto in
abbondanza si allontanava pure lei. Questo per molto tempo fino a quando la sua
zampina si risistemò. Purtroppo in breve un altro disagio iniziò a renderle la
vita in colonia difficile, la stomatite. La cattura a questo punto era
indispensabile. Dopo diversi tentativi, in un attimo di distrazione della
micia...eccola in gabbia e poi in casa.
Matilde è' vissuta due anni in serenità in
ambiente caldo, sicuro, lontano dalla vita disagiata del gatto randagio. Ora
riposerà per sempre nel giardino di casa in compagnia di altri angioletti.
Per la parte burocratica, a giorni comunicherò, con mail Pec al Comune di Udine e al Servizio Veterinario, il decesso della micia per la sua cancellazione dalla Banca dati regionale dell' anagrafe felina.